Salina è conosciuta ai più come l’isola verde. Le sue montagne, due coni vulcanici ormai spenti, formano una riserva naturale orientata che si estende su una superficie di 1521 ettari. L’isola è il luogo ideale per attività escursionistiche. I sentieri che si snodano lungo le campagne e sulle due montagne permettono di scoprire itinerari entusiasmanti, sia a piedi che in bicicletta.
Il monte Fossa delle Felci con i suoi 962 metri è la cima più alta di tutto l’arcipelago. Lungo le pendici è possibile ammirare lussureggianti arbusti appartenenti alla macchia mediterranea, come ginestre, corbezzoli e caprifogli. Verso la sommità invece spiccano boschi di pini, querce centenarie, lecci secolari e castagni. Durante la primavera il cratere è ricoperto da una distesa di felci da cui deriva il nome attuale. Il monte Porri, alto circa 860 metri, decisamente più selvaggio, è invece scarsamente ricoperto di vegetazione se non per piccoli arbusti tra i quali è possibile intravedere le rocce vulcaniche che compongono il pendio. Tutta la superficie dei due monti è percorribile tramite una serie di sentieri, luogo ideale per gli appassionati di birdwatching e per tutti quelli che intendono lasciarsi rapire dai colori e dai profumi dell’isola.
Le zone collinari e pianeggianti, dove sorgono i centri abitati, sono ancora oggi coltivate principalmente a vite. I filari di Malvasia si fanno largo tra le case e lungo le strade sono numerosissime le piante di capperi che impreziosiscono le passeggiate con la bellezza dei loro fiori.
Il monte Fossa delle Felci con i suoi 962 metri è la cima più alta di tutto l’arcipelago. Lungo le pendici è possibile ammirare lussureggianti arbusti appartenenti alla macchia mediterranea, come ginestre, corbezzoli e caprifogli. Verso la sommità invece spiccano boschi di pini, querce centenarie, lecci secolari e castagni. Durante la primavera il cratere è ricoperto da una distesa di felci da cui deriva il nome attuale. Il monte Porri, alto circa 860 metri, decisamente più selvaggio, è invece scarsamente ricoperto di vegetazione se non per piccoli arbusti tra i quali è possibile intravedere le rocce vulcaniche che compongono il pendio. Tutta la superficie dei due monti è percorribile tramite una serie di sentieri, luogo ideale per gli appassionati di birdwatching e per tutti quelli che intendono lasciarsi rapire dai colori e dai profumi dell’isola.
Le zone collinari e pianeggianti, dove sorgono i centri abitati, sono ancora oggi coltivate principalmente a vite. I filari di Malvasia si fanno largo tra le case e lungo le strade sono numerosissime le piante di capperi che impreziosiscono le passeggiate con la bellezza dei loro fiori.